Seguimi su Google Plus   Seguimi su Twitter   Seguimi su Linkedin   Seguimi su Linkedin

giovedì 3 settembre 2015

Il fascino del Corten

Corten… un materiale che trovo affascinante, con quel particolare color ruggine e l'aspetto di logoro e vissuto nel tempo.
Corten, o Cor-Ten, CORrosion resistance + TENsile strength, un materiale davvero unico, che negli ultimi anni si è aggiudicato un rilievo notevole tra i materiali più utilizzati in restauri e ristrutturazioni, attirando l'attenzione proprio per le sue caratteristiche: un'elevata resistenza meccanica, un'ottima resistenza alla corrosione ed un valore estetico nel rispetto dei materiali antichi, il tutto con un vantaggio nei costi.
Brevettato nel 1933 negli Stati Uniti, da allora viene prodotto in tre tipi (A, B, C) in base alla composizione chimica ed allo spessore; solitamente il tipo A è quello che viene utilizzato nelle ristrutturazioni.
Vi posto di seguito alcuni esempi del suo impiego in ristutturazioni.

"Dovecote Studio" degli architetti Haworth Tompkins, è un esempio di come è stato utilizzato il Corten in una vecchia colombaia abbandonata. Gli architetti hanno inserito una piccola struttura, uno spazio per uno studio musicale interamente rivestito in Corten, nel vecchio recinto murario dell' antica colombaia.


Una piccola struttura che offre uno spazio musicale per il Campus fondato da Benjamin Britten, nel Suffolk. Lo spazio ha una vetrata che permette ai musicisti di suonare contemplando il paesaggio circostante, con vista sulle paludi.
Internamente è stato rivestito in legno di abete, offrendo così una buona acustica agli stessi artisti, e l'entrata sottolinea il passaggio dall'antico recinto alla nuova struttura.

Photo Copyright © Philip Vile
Architect: Haworth Tompkins


Altro esempio dell'utilizzo del Corten lo notiamo nel museo del sale "Salt Museum", in Francia,  nato dalle antiche saline di Salins Les Bains, utilizzate nel medioevo ma oramai dismesse dal 1942.
Gli architetti Malcotti, Roussey e Gheza, sono intervenuti risistemando queste antiche saline, inserendo nei manufatti antichi elementi nuovi, utilizzando l'acciaio Corten ben visibile nella facciata frontale nord, dove un blocco rivestito interamente di questo materiale fuoriesce a sbalzo tra le pareti originarie di una delle saline, marcando l'ingresso al museo.



Gli architetti hanno creato un percorso-passeggiata tra le saline, risistemando l'intera area.
In un'altra salina, destinata a ristorante-casinò, hanno ricostruito la facciata con un un doppio rivestimento, una grande vetrata affiancata da lamine di Corten lavorate artigianalmente,
creando così appositamente un gioco di contrasti nell'utilizzo del Corten, tra il volume semplice e netto dell'entrata del museo con questa facciata artistica-artigianale del ristorante.




Nel 2009 le saline di Salins les bains sono state inserite nel patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, insieme alle Saline Reali di Arc-et-Senans.

Photo Copyright © Nicolas Waltefaugle
Architects: Malcotti Roussey Architectes + Thierry Gheza
http://www.salinesdesalins.com/


"Kew House", dello studio londinese Piercy&Co., è una casa per famiglia.
È un intervento di inserimento di due volumi in acciao Corten dietro una quinta muraria del XIX secolo, in un'area a sud-ovest di Londra.


Nella progettazione degli spazi di questa casa, lo studio ha posto molta attenzione alla famiglia, pensando ad un equilibrio tra gli spazi tranquilli e quelli sociali, sistemando percorsi-collegamenti tra le varie zone della casa, come ad esempio lo spazio vetrato che collega i due volumi, uno spazio che  che permette anche di far entrare molta luce.



Quest'inserimento è simile al primo intervento che ho postato, una nuova struttura in corten dietro un recinto murario antico.
E per dare un'occhiata all'intero progetto, vi inserisco un link:
http://www.piercyandco.com/

Photo Copyright © Piercy & Company
Architects: Piercy & Company-Architect's Studio


Nel "Raif Dinçkök Yalova", un centro culturale in Turchia, l'acciaio Corten è stato utilizzato in pannelli come una pelle di rivestimento alla struttura.
Gli architetti dello studio Emre Arolat Architects hanno voluto dare un aspetto industriale alla struttura, come di superficie arrugginita, per contestualizzare l'edificio nella cittadina di Yalova, dove i cittadini sono circondati da aree industriali.
I pannelli sono poi stati perforati sia per esigenze tecniche di ventilazione, sia per avere un effetto notturno suggestivo visto che la luce, passando attraverso i fori, crea un effetto tendina trasparente.


Photo Copyright © Emre Arolat Architects
Architects: Emre Arolat Architects


E questi sono solo alcuni dei tantissimi esempi dell'utilizzo del Corten che ripeto, a mio avviso, è un materiale davvero affascinante.
Esistono anche vari falsi Corten in commercio, ma l'originale è sempre accompagnato dalla certificazione.
Infine vi lascio un link dove potrete apprezzare varie immagini con l'utilizzo di questo materiale.

http://www.pinterest.com/dezeen/corten-steel

venerdì 6 marzo 2015

Affacciamoci!

Affacciatevi, non dalle solite finestre, ma dai point to watch, dagli overlook, dai miradores e belvedere sparsi per il mondo.
Punti panoramici unici, che si espongono con strutture aggettanti incredibili nei landscape, o semplicemente che sono arroccati su una montagna, fiordo, scogliera e persino cratere vulcanico.
Molti di questi miradores sono situati in Sudamerica, forse perchè gode di spettacolari punti di vista paesaggistici, altri overlook li ho trovati sparsi in Norvegia, sui bellissimi fiordi, ed altri ancora in diverse zone del mondo che offrono incantevoli viste.

Ed ora affacciamoci in Cile (Sudamerica), siamo sull'osservatorio "Mirador Pinohuacho" in Villarrica,   costruito su un'area di 26 mq.


Progettato da Rodrigo Sheward dell'università di Talca, è stato realizzato nel 2006 per riconvertire un territorio devastato dallo sfruttamento del legname e dalla lava vulcanica che ha rovinato le zone agricole.
Un territorio, quindi, che si è dovuto reinventare.
Nella costruzione del mirador, sono stati riciclati i legni già tagliati ed abbandonati durante la deforestazione, è stata utilizzata manodopera locale e sono stati gli stessi abitanti a tagliare i tronchi.


Il Mirador sorge in una zona panoramica particolare, è organizzato con due punti di vista, uno guarda verso il vulcano Villarrica, l'altro verso i laghi Calafquén e Panguipulli.
D'estate serve come riparo per i cacciatori di cinghiali, e d'inverno come rifugio per gli escursionisti.
L'Università di Talca per realizzare questo progetto si è mantenuta fedele al suo credo: "llevar la arquitectura donde no la hay" (portare l'architettura dove non c'è).



Photo Copyright © Grupo Talca
Arquitecto: Rodrigo Sheward
Profesor Guía: Germán Valenzuela
Participantes en la construcción: Pedro Vázquez, Carlos Vázquez, Danilo Vázquez, Miguel Vázquez, Pablo Vázques, Hugo Vázquez, Rodrigo Sheward



Ora siamo in Jalisco, México e ci affacciamo dal mirador, "Las Cruces".
Costruito nel 2010 su 140 m² dagli architetti cileni Elemental, questo mirador aveva bisogno di due punti di osservazione per le due tappe fondamentali della "Ruta del Peregrino", un cammino religioso meta turistica di questa regione.
Così nacque l'ispirazione per una struttura monolitica con osservazione bilaterale, nelle due direzioni; sulla valle e sulle croci del pellegrinaggio, le due tappe del percorso.
Il mirador si compone quindi di due parti, delle quali una è sistemata sul terreno, e l'altra con uno sbalzo si proietta sulla valle.
Ambedue le aperture dei volumi sembrano incorniciare il paesaggio, come grandi finestre.


Photo Copyright © Iwan Baan-Elemental
Arquitectos: Elemental
Team: Alejandro Aravena, Diego Torres, Victor Oddó, Juan Cerda, Gonzalo Artea, Cristian Martínez, Fernando García


Questa volta invece siamo sul cratere del vulcano del Quilotoa, in Ecuador, sul mirador "Shalala", situato sulle Ande, a 3974 metri sul livello del mare, una posizione inedita rispetto agli altri miradores.
Costruito sul bordo del cratere dal diametro di 3 km, questo mirador ha una struttura in legno e vetro con duplice funzione: affaccio nella parte superiore con uno sbalzo sul vulcano, e punto di sosta-contemplazione sulle gradinate sottostanti, una posizione davero strategica per i turisti che arrivano in questa zona ad ammirare il bellissimo cratere.



E se volete dare un'occhiata all'intero progetto, vi lascio questo link: mirador en shalala


Photo Copyright © Lorena Darquea, Daniel Moreno Flores
Architects: Jorge Andrade Benítez-Javier Mera Luna-Daniel Moreno Flores.
Collaborators: Manuel Galárraga, María Paz Villagomez, Diana Callejas, Christian Rea, Natalia Dueñas, Juan Carlos Cisneros



Ed ora ci spostiamo in nord Europa, sui bellissimi fiordi norvegesi.
Siamo sul fiordo Geiranger Fjord, nella valle del Trollstigen (la scala dei troll), qui vi è una delle strade più ripide al mondo, con pendenza del 9%.
Una serie di sentieri su vari dislivelli ci portano fino a questo outlook point, progettato nel 2012 da Reiulf Ramstad Architects.
È un percorso turistico straordinario che fa parte del national tourist routes project, un circuito turistico di 66 miglia attraverso i fiordi del Trollstigen, circondato dalle montagne Kongen (il Re), Dronningen (la Regina) e Bispen (il Vescovo), un percorso organizzato con terrazze e punti panoramici che affacciano sui fiordi.
Il progetto di Reiulf Ramstad, oltre l'outlook point ed il percorso, comprende anche un centro visitatori, un ristorante ed una galleria espositiva.
Il progetto ha ricevuto il premio di architettura contemporanea "Mies Van Der Rohe Award".





Copyright © Reiulf Ramstad Arkitekter AS
Photo Copyright © Diephotodesigner.de
Architects: Reiulf Ramstad Architects
Project team: Reiulf D Ramstad, Christian Fuglset, Anja Strandskogen, Christian Dahle, Nok Nimakorn


Vi lascio alcuni link dove potete visionare altre foto e trovare ulteriori info su questo progetto.
http://www.nasjonaleturistveger.no/no/presse/nyheter/arkitekturpris-til-trollstigen
http://www.dezeen.com/2012/07/07/trollstigen-by-reiulf-ramstad-architects/


Ora siamo sul fiordo di Aurland, in Norvegia, a 640 metri di altezza.
"Aurland lookout", costruito nel 2006 dagli architetti Saunders e Wilhelmsen, ha una struttura in legno di pino e acciaio galvanizzato, un affaccio sicuramente scenografico, con la sua struttura che sembra buttarsi a capofitto nel paesaggio circostante.
Anche questo progetto fa parte di un programma nazionale di itinerari turistici commissionato dal Dipartimento delle autostrade norvegesi.



Copyright © Saunders e Wilhelmsen
Photo Copyright © Bent René Synnevåg, Nils Vik


Ed ora siamo sulla piattaforma-belvedere "Gudbrandsjuvet", sulla gola del fiume Valldøla, sempre in Norvegia.
Un posto davvero bello per il fiume che ha eroso la roccia, creando una gola e formando varie cascate, anche questo belvedere fa parte di un percorso turistico norvegese.
Progettata dagli architetti norvegesi Jensen & Skodvin, la piattaforma a sbalzo è una lastra di acciao tagliata al laser che si connette direttamente al ponte.

Un'antica leggenda narra che questo burrone prese il nome da un uomo chiamato Gudbrand, che nel 1500 rapì una donna della quale era innamorato. Per scappare dai suoi inseguitori si tuffó nella gola del fiume. L'uomo fu così sempre ricercato, anche se dicono che visse il resto della sua vita in una capanna di pietra in una delle valli laterali sopra Gudbrandsjuvet, mentre della sua amata non fu trovata nessuna traccia.



Photo Copyright © Jensen & Skodvin Arkitektkontor


E come ultima tappa ci spostiamo in Spagna, siamo sul mirador "Paratge de Tudela-Culip", a Cap de Creus (Girona).
Questo mirador è nato come progetto di recupero della costa di Cap de Creus, in questa zona sorgeva un villaggio turistico che fu dismesso dopo che la zona fu dichiarata parco naturale. Vista la bellezza ed unicità paesaggistica di quest'area, pensarono di creare un mirador ed un percorso turistico con pannelli informativi.
La natura morfologica del luogo è singolare, il vento ha plasmato nei millenni le rocce, infatti a varie rocce erose sono state attribuite delle figure.
Lo stesso Dalì riconobbe il luogo incredibilmente bello.
Gli architetti paesaggisti dello studio EMF, hanno pensato di organizzare il mirador con due blocchi-belvedere che incorniciano punti strategici di Cap de Creus.




© Domènec Ribes Mateu
Copyright © EMF Estudi
Autores: EMF Estudi Martí Franch, J/T Ardèvol.Ton Ardèvol.
Colaboradores: M. Bianchi, M. Batalla, A. Alvarez, G. Batllori, C. Gomes, A. Lopez, L. Ochoa


E vi lascio con questa dedica di Dalí a questo meraviglioso paesaggio.
"Aquesta part compresa entre el Camell i l'Àguila que tu coneixes i estimes tant com jo mateix és i ha de continuar per sempre essent geologia pura, sense res que pugui mixtificar-ho; en faig qüestió de principi. És un paratge mitològic que és fet per a déus més que per a homes i cal que continuï tal com està".
-Salvador Dalí.

(Questa parte compresa tra il Cammello e l'Aquila che tu conosci e ami come io stesso amo, deve continuare a essere per sempre geologia pura, senza niente che possa alterarlo, ne faccio una questione di principio. È un luogo mitologico fatto per dei più che per uomini e dovrebbe continuare a essere com'è.)


link dove potete continuare questa passeggiata naturalistica al Cap de Creus:
http://elracodelpare.blogspot.it/2013/04/si-em-voleu-acompanyar-pel-paratge-de.html
http://www.sociedadgeologica.es/archivos_pdf/gdia14gui_girona.pdf
Related Posts with Thumbnails